Il Carnevale è il periodo che precede la Quaresima cristiana. La parola deriva dal latino “carnem levare” cioè eliminare la carne, perché anticamente indicava l’ultimo banchetto che si celebrava il martedì grasso prima del periodo di astinenza e digiuno della Quaresima.
Non ha una data fissa , ma dipende da quando cade Pasqua: 40 giorni prima inizia il Carnevale.Il momento più festeggiato è quello che va dal giovedì grasso al martedì grasso, ultimo giorno. Quest’anno sarà il 20 febbraio.
Ma vi siete mai chiesti PERCHÉ CI SI MASCHERA?
L’abitudine di mascherarsi c’era già nell’antica Roma e anche nel Medioevo. L’idea di mascherarsi è quella di ribaltare la realtà con la fantasia e di poter travestirsi da ciò che non si è e fingere per un po’ di essere un’altra persona.
C'era una volta un bambino bergamasco chiamato Arlecchino, viveva in povertà con la sua mamma in una piccola casetta. Per Carnevale la sua scuola organizzò una festa in occasione della quale tutti i bambini dovevano vestirsi in maschera. Le mamme cucirono splendidi vestiti per i propri bambini ma non quella di Arlecchino: non aveva i soldi necessari per comprare la stoffa.
Il giorno della festa era ormai vicino e vedendo Arlecchino così triste, le mamme degli altri scolari decisero di regalare un pezzo della stoffa dei loro vestiti al bambino. L'abito di Arlecchino divenne così il più colorato ed originale mai realizzato grazie alla generosità altrui.
Tra le maschere più famose ed amate, Arlecchino è un servo decisamente pigro ma, al tempo stesso, agile, vivace e dalla battuta pronta.
Ricco mercante veneziano, Pantalone è avaro e anche se è un po’ in là con gli anni, ama donne giovani e non perde occasione per la conquista di cortigiane e servette. I modi ricchi e di fascino con i quali si rivolge alle donne sono molto belli ma in realtà sa essere anche burbero ed incline ai borbottii. Pantalone è una delle maschere più longeve della Commedia dell'Arte e, nata intorno al 1500. Indossa una tuta rossa con una zimarra nera e non si separa mai dalla sua borsa carica di monete.
Farinella è una maschera pugliese tipica del famoso Carnevale di Putignano. Originariamente il suo abito era dei colori simboli della città, rosso e blu. Il suo nome è ispirato alla farina ricavata da ceci e orzo tipica del luogo.
Sandrone è una maschera che nasce a Modena. Rappresenta un contadino ignorante ma decisamente furbo, grossolano ma allo stesso tempo scaltro e alla ricerca del giusto affare. Sandrone cerca di esprimersi in italiano con risultati decisamente comici.
Servo furbo, Pulcinella è una maschera di Napoli, che diviene fornaio, mercante, contadino ed anche truffatore e ciarlatano. È sempre alla ricerca di un modo per guadagnare qualche soldo, anche se ciò vuol dire ingannare il prossimo. È però anche un credulone incapace di mantenere il minimo segreto.
Una delle più belle maschere Bolognesi, Fagiolino è semplice e tranquillo, un po' birichino. La sua indole combattiva lo vede ogni volta a picchiare con il suo bastone chi se lo merita. Continua a cercare soldi e fortuna e questo lo fa vivere un sacco di nuove avventure.
Figlia di Pantalone, Rosaura è la padrona di Colombina suo padre è un ricco mercante e infatti Rosaura vive in uno splendido palazzo che si affaccia sul Canal Grande di Venezia.
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