sabato 14 agosto 2021


FERRAGOSTO

Filastrocca vola e va
dal bambino rimasto in città.
Chi va al mare ha vita serena
e fa i castelli con la rena,
chi va ai monti fa le scalate
e prende la doccia alle cascate…
E chi quattrini non ne ha?
Solo, solo resta in città:
si sdrai al sole sul marciapiede,
se non c’è un vigile che lo vede,
e i suoi battelli sottomarini
fanno vela nei tombini.
Quando divento Presidente
faccio un decreto a tutta la gente;
“Ordinanza numero uno:
in città non resta nessuno;
ordinanza che viene poi,
tutti al mare, paghiamo noi,
inoltre le Alpi e gli Appennini
sono donati a tutti i bambini.
Chi non rispetta il decretato
va in prigione difilato”


di Gianni Rodari

 Ferragosto

Quest'anno il 15 agosto cade di domenica, ma non è sempre così. Ma cosa sappiamo di questa giornata?

Ecco qualche curiosità:

Il Ferragosto ha origini romane

L'etimologia del termine Ferragosto deriva dall'antico Feriae Augusti, una festività che si celebrava nell'antica Roma. La festa era in onore di Augusto, significa il riposo di Augusto e dà il nome anche al mese. Feriae Augusti, istituita nel 18 a.C., non era la festività del 15 agosto, così come la conosciamo, ma era più un modo di chiamare la prima parte del mese di agosto che era dedicata al risposo e ai festeggiamenti.

Il Ferragosto per la Chiesa Cattolica

La festa del 15 agosto è stata istitutita più tardi, quando Ferragosto è stato assimiliato dalla Chiesa Cattolica come festa dell'Assunzione di Maria. Il dogma, proclamato da Papa Pio XII il 1° novembre 1950, contempla che la madre di Cristo "completato il corso della sua vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo". Secondo il Vaticano tale ascensione avvenne proprio il 15 agosto.
L'unione dell'elemento sacro a quello secolare ha fatto in modo che Ferragosto venga ancora oggi considerato una vera e propria festa di precetto per la quale i fedeli sono tenuti a partecipare alla Messa e astenersi dalle attività lavorative.

Ferragosto: una festività italiana

Il Ferragosto è una festività esclusivamente italiana, visto che in giro per il mondo il 15 agosto è un giorno come tutti gli altri. Eccezion fatta per la cattolica Irlanda, che però celebra la giornata di oggi solo per la festa dell’Assunzione di Maria.



Buon Ferragosto a Tutti!!!

mercoledì 11 agosto 2021

 Giochi del passato ... e di oggi

La Settimana o Campana

Un altro classico era il gioco della settimana, o della campana, il quale necessita di una superficie dove è possibile disegnare uno schema di solito composto da 7-10 caselle con relativi numeri. Il percorso deve comprendere un paio di caselle affiancate.

Il giocatore che inizia lancia nella prima casella il proprio sassolino il quale deve atterrare all’interno della casella senza toccare nessuna linea dopodiché deve saltellare su un solo piede di casella in casella lungo tutto il percorso, ma senza mai entrare nel riquadro in cui è presente il suo sassolino, sui blocchi di due caselle affiancate è possibile appoggiare contemporaneamente i piedi (uno in ciascuna casella, sempre che una delle due non sia occupata dal proprio sassolino). Sulla casella finale il giocatore può fermarsi per poi voltarsi con un saltello e percorrere nuovamente la strada fermandosi a raccogliere il proprio sassolino senza perdere l’equilibrio. Al giro successivo il giocatore dovrà lanciare il sasso nella seconda casella e rifare il percorso… si va avanti così fino a quando un giocatore non completa con il sassolino tutto il percorso.

lunedì 9 agosto 2021

10 agosto... la notte delle stelle cadenti...

                        ... una notte "magica" che ha ispirato molte leggende. 



Eccone un paio legate alle stelle alpine, un magnifico fiore dei nostri monti che ricorda gli astri del cielo:


LA STELLA ALPINA


Sulle Alpi viveva un montanaro con la figlia, chiamata Stella.

Il padre era grande e grosso; la figlia era piccola Il padre era forte, la figlia era debole

Stella aveva i capelli biondi, gli occhi colest, la pelle bianca e le labbra. pallide

Il montanaro le lo accarezzava dolcemente la testa, temeva che quel suo fiorellino delicato non resistesse al freddo della montagna. Infatti, un brutto giorno, tornando di fuori, trovò Stella con le gote accese dalla febbre. In tre giorni la bambina volò in cielo.

Da allora, ogni notte, il montanaro usciva di casa, saliva sulla cima del monte, guardava il cielo stellato e chiamava:

-Stellina! Stellina!

Chiamava e piangeva e le lacrime cadendo imprimevano una stella sulla neve. La mattina, dove erano cadute le lacrime di quel povero babbo, gli altri alpigiani trovarono sbocciati strani fiori mai visti. Sembravano fatti di neve e avevan la forma di stella. Erano le stelle alpine fiorite in ricordo della figliola dell'alpigiano.

(da "Fantasia il portale dei bambini")



I MONTI PALLIDI


C'era una volta, sulle Alpi, il figlio di un re che s'era innamorato in sogno della figlia del re della Luna. La Luna era irraggiungibile e il principe non si dava pace, camminava tutta la notte per il bosco, disperato. Una notte si perse e gli sembrò di udire delle voci sulla montagna. Erano abitanti della Luna di passaggio sulla Terra. Il principe andò con loro e sposò la fanciulla del suo sogno, ma tutto era troppo bianco per lui, rischiava di diventare cieco.

Dopo poco dovette tornare a casa, e la sposa volle seguirlo. Ma sulla Terra tutto era poco bianco per lei: rischiava di morire per mancanza di luce. Si dovettero separare.

Un giorno il principe incontrò in un bosco i Nani Silvani. Venivano dall'Oriente, chiedevano asilo. In cambio filarono per lui la luce della Luna; gomitoli e gomitoli, con cui fecero reti che tesero sulle montagne del regno, che da fosche che erano divennero bianche, lunari.

Alla fine la figlia del re della Luna poté tornare e portò con sé un mazzetto di fiori di Luna, che si moltiplicarono nei prati. Quelle montagne sono le Dolomiti, se ci vai puoi vedere il loro bianco re. 

I fiori di Luna sono le stelle alpine, rischiano l'estinzione perciò non coglierle. 

                                                                                        
                                                                                                   (T. Buongiorno, 366 Storie della buonanotte, Mondadori)

domenica 8 agosto 2021

 8 agosto 1786: 

Prima ascensione del Monte Bianco

I primi ad arrivare in cima furono il cercatore di cristalli Jaques Balmat e il medico Michel Gabriel Paccard, alle 18,23, e ci rimasero per poco meno di quaranta minuti, durante i quali effettuarono delle misurazioni scientifiche.

Con i suoi 4810 metri il Monte Bianco è la montagna più alta delle Alpi e dell’Europa eccetto il Caucaso, La spedizione era stata organizzata dal famoso Horace-Bénédict de Saussure, che secondo certe ricostruzioni aveva perfino promesso una ricompensa a chi sarebbe salito per primo sul Monte Bianco. 

De Saussure era specializzato soprattutto nello studio dei ghiacciai, e per questo da anni studiava il massiccio del Monte Bianco, progettando di compiere delle misurazioni di persona.

Paccard si era laureato a Torino e aveva già tentato la salita nel 1783.

Balmat invece era un esperto conoscitore delle montagne attorno a Chamonix, ed era dotato di grande prestanza fisica. 

Decisero di organizzare una spedizione insieme per convenienza, nonostante non andassero troppo d’accordo: l’idea di Paccard era di non percorrere la tradizionale via con la quale era stata tentata l’ascesa in precedenza, quella dei Grands Mullets, ma di deviare prima di raggiungere il Dôme du Goûter, passando per il Grand Plateau, sotto la parete nord del Monte Bianco.

I due rischiarono di tornare indietro, anche perché la figlia di Balmat era malata e il cercatore di cristalli voleva tornare indietro (morì quel giorno stesso).

Dopo aver raggiunto la vetta ed effettuato le misurazioni, Balmat e Paccard iniziarono la discesa: si fece buio in fretta, ma i due avevano scelto una notte di luna piena, e riuscirono a bivaccare.

La data della prima ascensione del Monte Bianco coincide con quella della nascita dell’alpinismo: quel giorno iniziò la cosiddetta “fase di conquista” dell’alpinismo, in cui a una a una vennero salite tutte le montagne delle Alpi alte più di quattromila metri. Quando nel 1865 Edward Whymper raggiunse l’ultima grande vetta, il Cervino, la natura dell’alpinismo era cambiata: se all’inizio le motivazioni alla base delle scalate erano soprattutto scientifiche, presto si affermò l’idea dell’alpinismo come gesto sportivo. Oggi nel centro di Chamonix una statua di Balmat che indica il Monte Bianco a de Saussure ricorda la prima ascesa.




martedì 3 agosto 2021

 UN LIBRO E' UN SOGNO CHE TIENI TRA LE MANI.


Neil Gaiman

Per ragazzi da 8 a 10 anni

Le streghe, Roald Dahl.

Wonder, R. J. Palacio.

Zia Dorothy, Luigi Ballerini.

Alice nel paese delle meraviglie, Lewis Carrol.

Ascolta il mio cuore, Bianca Pitzorno, Mondadori.

Cantoparlante, Bruno Tognolini.

Coccodrilli a colazione, Emanuela Nava.

Il bambino che si arrampicò fino alla luna, David Almond.

Il mago di Oz, L. F. Baum.

Il GGG, Roald Dahl.

La magica medicina, Roald Dahl.

Il giro del mondo in 80 giorni, Jules Verne

Cuori di Waffel, Maria Parr, Beisler Editore.

Dirk e io, Andreas Steinhofel, Beisler Editore.

Dove ti porta un bus, Anna Lovatelli.

Giò denti di ferro, Janna Carioli.

Harry Potter e la pietra filosofale, J. K. Rowling, Salani.

Quella peste di Sophie, Contessa di Segur, Donzelli.

Pippi Calzelunghe, A. Lindgren.


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