Il giorno 22 ottobre 2018 siamo andati in gita lungo il
corso del fiume Sarca.
Ci accompagnava un’operatrice del Parco Naturale
Adamello Brenta che ci ha guidati alla scoperta di quel fiume che nasce tra le
nostre montagne e percorre la valle in cui noi viviamo.
Forra del Limarò |
Il tratto che mi è piaciuto di più e mi ha affascinato maggiormente è stato quando abbiamo raggiunto la Forra del Limarò. Qui il percorso del fiume è molto turbolento, perché l’acqua scorre sbattendo contro sassi e rocce. Il rumore che provoca è molto forte, tanto da sembrare simile a quello di numerosi pallini di piombo che urtano uno contro l’altro. Da alcune piattaforme in ferro, che sovrastano la forra, è possibile guardare giù in sicurezza: vedere le Marmitte dei Giganti, le acque che scorrono impetuose, le cascatelle che si gettano nella Sarca. Lungo il sentiero abbiamo scoperto una fornace, dove cuocevano i sassi per produrre la calce, un Ponte Romano e una salamandra che si riscaldava al sole in una bella giornata d’autunno.
MANUEL
La Forra del Limarò è un canyon profondo anche
centinaia di metri, scavato dalle acque della Sarca tra le rocce calcaree rosse
e grigie. Visitare questo sito è stato un’esperienza eccitante! E’ situato in
una zona compresa tra le Terme di Comano e il paese di Sarche. Qui il fiume
scorre tra alte pareti di roccia sedimentaria dove è possibile notare i
caratteristici strati che raccontano una storia lunga 150 milioni di anni
iniziata sul fondo del mare.
Forra con le Marmitte dei Giganti |
EMILIANO
Dalle piattaforme è possibile avere una splendida vista
sulla Forra del Limarò. Qui abbiamo capito cosa sono le Marmitte dei Giganti: conche
di forma circolare, scavate dall’erosione
nel corso di millenni. Le nostre grida di meraviglia, ma anche di paura, per la
forza e la profondità del fiume, erano coperte dal fragore delle acque.
LUCA
Centrale di Fies |
Proseguendo lungo il corso, siamo giunti a Fies, dove
fa bella mostra una centrale idroelettrica dalle sembianze di un castello.
Costruita all’inizio del Novecento, ora non produce più energia perché il suo
lavoro è svolto da centrali più grandi.
GABRIEL
Parco fluviale di Arco |
Poco dopo siamo giunti ad Arco, dove sorge un parco
fluviale. Qui il fiume scorre calmo e l’acqua è bella; così ci siamo avvicinati
per toccarla. Ci invitava ad entrare per fare un bel bagno, ma solo anatre e
cigni ne possono approfittare. Il letto del fiume è ricco di vegetazione che
permette a molte specie di uccelli acquatici di trovare un habitat ideale per
vivere e riprodursi.
ANDREA
Ed eccoci a Torbole per ammirare l’ultimo tratto del
nostro fiume. Alla foce della Sarca mi è piaciuto tanto. Siamo saliti su un
ponte da dove la vista era splendida. L’acqua calma e limpida rifletteva i
raggi del sole. In questo punto le acque si mescolano con quelle molto più
vaste del Lago di Garda. Successivamente ci siamo seduti sulla riva per costruire
una piccola zattera con cui abbiamo giocato.
MARGHERITA
La foce della Sarca |
Utilizzando dei tappi di sughero abbiamo costruito
delle barchette. Un filo ci permetteva di trattenerle, mentre navigavano vicino
alla riva del lago. Alcuni bambini se le sono fatte scappare. Qualcuno è
riuscito a riprenderle, altri no.
ROSA
Giochi sulla riva |
Il lago era molto bello e limpido. Mentre lanciavo la
mia zattera, l’acqua mi ha bagnato i piedi. Avrei desiderato tanto fare un bel
bagno in quelle acque tranquille che riflettevano i raggi del sole e diffondevano
una luce meravigliosa. La giornata si stava per concludere; noi eravamo molto
contenti per aver seguito il percorso del fiume Sarca in compagnia degli amici,
delle maestre e di Valentina, che ci ha
coinvolti con giochi ed attività interessanti.
NICOLE
Vi piacerebbe vivere quest’esperienza? Ve lo auguriamo
di cuore!
Buon viaggio!!!
mi è piaciuto tanto partecipare a questa gita.
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