lunedì 4 febbraio 2019

GLI ALUNNI DI GIUSTINO IN GITA LUNGO IL PERCORSO DEL FIUME SARCA



Il giorno 22 ottobre 2018 siamo andati in gita lungo il corso del fiume Sarca.
Ci accompagnava un’operatrice del Parco Naturale Adamello Brenta che ci ha guidati alla scoperta di quel fiume che nasce tra le nostre montagne e percorre la valle in cui noi viviamo.

Forra del Limarò
Il tratto che mi è piaciuto di più e mi ha affascinato maggiormente è stato quando abbiamo raggiunto la Forra del Limarò. Qui il percorso del fiume è molto turbolento, perché l’acqua scorre sbattendo contro sassi e rocce. Il rumore che provoca è molto forte, tanto da sembrare simile a quello di numerosi pallini di piombo che urtano uno contro l’altro. Da alcune piattaforme in ferro, che sovrastano la forra, è possibile guardare giù in sicurezza: vedere le Marmitte dei Giganti, le acque che scorrono impetuose, le cascatelle che si gettano nella Sarca. Lungo il sentiero abbiamo scoperto una fornace, dove cuocevano i sassi per produrre la calce, un Ponte Romano e una salamandra che si riscaldava al sole in una bella giornata d’autunno.         
MANUEL



La Forra del Limarò è un canyon profondo anche centinaia di metri, scavato dalle acque della Sarca tra le rocce calcaree rosse e grigie. Visitare questo sito è stato un’esperienza eccitante! E’ situato in una zona compresa tra le Terme di Comano e il paese di Sarche. Qui il fiume scorre tra alte pareti di roccia sedimentaria dove è possibile notare i caratteristici strati che raccontano una storia lunga 150 milioni di anni iniziata sul fondo del mare.          
Forra con le Marmitte dei Giganti
EMILIANO

Dalle piattaforme è possibile avere una splendida vista sulla Forra del Limarò. Qui abbiamo capito cosa sono le Marmitte dei Giganti: conche di forma circolare,  scavate dall’erosione nel corso di millenni. Le nostre grida di meraviglia, ma anche di paura, per la forza e la profondità del fiume, erano coperte dal fragore delle acque.                
LUCA


Centrale di Fies




Proseguendo lungo il corso, siamo giunti a Fies, dove fa bella mostra una centrale idroelettrica dalle sembianze di un castello. Costruita all’inizio del Novecento, ora non produce più energia perché il suo lavoro è svolto da centrali più grandi.      
GABRIEL     







Parco fluviale di Arco


Poco dopo siamo giunti ad Arco, dove sorge un parco fluviale. Qui il fiume scorre calmo e l’acqua è bella; così ci siamo avvicinati per toccarla. Ci invitava ad entrare per fare un bel bagno, ma solo anatre e cigni ne possono approfittare. Il letto del fiume è ricco di vegetazione che permette a molte specie di uccelli acquatici di trovare un habitat ideale per vivere e riprodursi.   
ANDREA 






Ed eccoci a Torbole per ammirare l’ultimo tratto del nostro fiume. Alla foce della Sarca mi è piaciuto tanto. Siamo saliti su un ponte da dove la vista era splendida. L’acqua calma e limpida rifletteva i raggi del sole. In questo punto le acque si mescolano con quelle molto più vaste del Lago di Garda. Successivamente ci siamo seduti sulla riva per costruire una piccola zattera con cui abbiamo giocato.                
MARGHERITA
La foce della
Sarca
Utilizzando dei tappi di sughero abbiamo costruito delle barchette. Un filo ci permetteva di trattenerle, mentre navigavano vicino alla riva del lago. Alcuni bambini se le sono fatte scappare. Qualcuno è riuscito a riprenderle, altri no.             
ROSA               









Giochi sulla riva
Il lago era molto bello e limpido. Mentre lanciavo la mia zattera, l’acqua mi ha bagnato i piedi. Avrei desiderato tanto fare un bel bagno in quelle acque tranquille che riflettevano i raggi del sole e diffondevano una luce meravigliosa. La giornata si stava per concludere; noi eravamo molto contenti per aver seguito il percorso del fiume Sarca in compagnia degli amici, delle maestre e di  Valentina, che ci ha coinvolti con giochi ed attività interessanti.     
NICOLE









Vi piacerebbe vivere quest’esperienza? Ve lo auguriamo di cuore!
Buon viaggio!!!

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