L’AUTUNNO
Un giorno in cui una torrenziale e prolungata pioggia aveva definitivamente rinfrescato l’aria, incontrai nel bosco un uomo dalla barba color ruggine, che portava un paniere di bellissimi funghi.
Buon giorno – mi disse.
Buon giorno – risposi. – È forestiero lei? Non mi pare di averla mai veduta da queste parti.
Sono arrivato oggi. Rimarrò qui per tre mesi. Sono l’Autunno.
Infatti, eravamo al 23 di settembre.
Tutti i giorni, quando facevo la passeggiata, incontravo l’Autunno.
Scuoteva gli alberi alti dei boschi e ne grandinavano castagne e noci. Si divertiva, anche; lo trovavo spesso che con la punta del dito, intinta nei più svariati colori, dipingeva le foglie di rosso, scarlatto, arancione, giallo… Le foglie dipinte cadevano, cadevano sempre più numerose, e la temperatura si abbassava.
di L. Tebaldi
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