mercoledì 2 marzo 2022

Ma cosa sta succedendo?
Perché c’è in atto una guerra tra la Russia e l’Ucraina? Cosa può accadere al mondo nelle prossime settimane? 



A scuola si studiano la Prima e la Seconda Guerra Mondiale, gli ultimi conflitti che hanno sconvolto l’Europa. Un altro scontro, vicino ai nostri confini, si è consumato nei Balcani (in particolare in Serbia, Bosnia, Croazia e Kosovo) nei primi anni Novanta. Se chiedete a mamma o papà, ricorderanno ancora le immagini della città di Sarajevo assediata. Da allora non si sentiva più parlare di una guerra così vicina a noi come in questi giorni in cui c’è una crisi alle porte dell’Europa, in Ucraina. Ma cosa sta succedendo in questo Stato al confine con la Russia, la Bielorussia, la Polonia, la Slovacchia, l’Ungheria, la Romania e la Moldavia? Perché c’è in atto una guerra tra la Russia e l’Ucraina? Cosa vuole il presidente russo Vladimir Putin? Cosa può accadere nelle prossime settimane?

Cerchiamo di capirlo con l'aiuto di Focus Junior e di un giornalista, inviato di guerra: Domenico Quirico che oggi è il caposervizio delle cronache estere del quotidiano La Stampa.

DOV'È E COSA RAPPRESENTA IL TERRITORIO UCRAINO

L’Ucraina è il Paese da dove vengono molte delle donne che si occupano dei nostri nonni. Forse avete sentito parlare di questo luogo proprio perché avete in casa una di queste persone. In realtà la maggior parte delle badanti viene da una sola città dell’Ucraina: Leopoli. Altro motivo per cui, in passato, si è parlato di Ucraina è il disastro alla centrale nucleare di Černobyl', una località a circa cento chilometri a nord di Kiev, la capitale del Paese: quell’incidente avvenuto nella notte del 26 aprile 1986, provocò e continua a provocare, a causa della diffusione della nube tossica, gravi malattie nella popolazione.
Kiev dista poco meno di tre ore da Milano. La capitale, è una città molto ricca, con molti negozi di lusso, un bellissimo centro storico, tantissimi giovani che studiano e che si divertono nei tanti locali alla moda che esistono. Fuori dalla capitale si vive ancora come se fossimo negli anni Cinquanta in Italia: ci sono villaggi di agricoltori con case che hanno un bagno all’esterno; macchine vecchie e molti orfanatrofi. L'Ucraina è divisa in 24 regioni e una repubblica autonoma: la Crimea. Tra queste regioni c’è il Donbass, la zona di cui si parla in queste ore.



COS'È IL DONBASS?

Il Donbass – che significa "bacino del Donec" – è un'area dell'Ucraina orientale suddivisa in tre regioni: quella di Donetsk, che è la città principale; quella di Luhansk e quella di Dnipropetrovsk. Da qui, Kiev è distante 700 chilometri. In questa zona tutto, o quasi, è a predominanza russa: dalla lingua alla chiesa.
Nel Donbass ci sono cinque milioni di persone e un milione ha il passaporto russo. Nelle regioni di Luhansk e Donetsk, vivono in maggioranza persone che si sentono separate dall’Ucraina, infatti si definiscono “separatisti”. Lì, parlano la lingua russa e guardano il campionato di calcio russo. A scuola si studia la versione sovietica della storia. In televisione i canali trasmettono programmi in lingua russa. Per molti italiani, il Donbass è familiare grazie alla squadra di calcio, lo Shakhtar Donetsk, che negli ultimi 10 anni ha disputato quasi sempre la Champions League. Quest'anno, il club ha ingaggiato un allenatore italiano, Roberto De Zerbi.

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