NO ALLA GUERRA!!!
Nella sua fabbrica padron Palanca faceva le bibite con gli scarti del petrolio. Ma nessuno comprava quelle bibite perché erano nere e facevano venire il mal di pancia. Allora inventò un bel carosello per convincere la gente. Tutti bevevano e lui diventò ricco, ricchissimo, quasi come il re.I ricchi sono sempre amici dei re e anche padron Palanca lo diventò. Una sera andò a cena nel suo castello e gli disse: «Facciamo una grande guerra! Io ti costruirò la strabomba e tu mi darai cento stramilioni. Io diventerò il più ricco del mondo e tu il re di tutta la terra.»
«Bene» disse il re. «Ma come si fa convincere la gente a fare la guerra per noi? »
Ci penso io» disse padron Palanca. Diventò capo della TV e fece un telegiornale bello come carosello e tutte le sere diceva: «È bello combattere e morire per me e per il re.»
E la gente credeva alle sue parole bugiarde come beveva le sue bibite nere. Intanto padron Palanca nella sua strafabbrica nuova costruiva la strabomba, gli aeroplani, i carri armati, i fucili, e tutto quello che occorreva per fare la grande guerra. E vendette tutto al re per cento stramilioni.
Il giorno della guerra la gente, in piazza guardava sul teleschermo il re e il generale Palanca. Il generale diceva: «La guerra è incominciata. Fra poco vedrete l’aereo che sgancia la strabomba sul nemico che non sa niente. Noi siamo più forti e vinceremo.Viva me e viva il re.»
L’aereo era arrivato sulla città più grande del mondo. Il generale ordinò: «Butta la strabomba.»
Il pilota guardò giù e vide i bambini che giocavano. E pensò: «se sgancio li ammazzo!»
E volava, volava, sulla città che brillava al sole. E non ubbidiva.
«Butta la strabomba sul nemico!» urlò il re arrabbiato.
Il pilota volava e diceva: «Vedo solo bambini e gente che lavora… il nemico non lo vedo… il nemico non c’è».
Il re e il generale gridarono: «Sono loro il nemico! Sgancia e distruggili». Ma il popolo e i soldati urlarono tutti insieme: NO! Urlarono tanto forte che il pilota li sentì.
Allora tornò indietro, volò sul castello e disse al re: «La bomba la butto addosso a te!»
Insieme al generale il re scappò e da quel giorno un’altra storia incominciò.
In tutta la terra una storia senza guerra.
di Mario Lodi
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